Sostenibilità

Cosa è la CSRD?

La CSRD, acronimo di Corporate Sustainability Reporting Directive, rappresenta un importante strumento normativo europeo finalizzato a promuovere la trasparenza e la coerenza nel reporting della sostenibilità aziendale. Questa direttiva, parte integrante del Green Deal europeo, mira a incoraggiare le imprese a divulgare informazioni dettagliate riguardanti l’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) delle loro attività. L’obiettivo è quello di favorire pratiche commerciali etiche e responsabili, al fine di contribuire alla sostenibilità globale e al conseguimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea.

Quali aziende devono adeguarsi?

Le aziende soggette all’obbligo di adeguarsi alla CSRD variano in base alla dimensione e alla tipologia. In generale, la direttiva coinvolge le grandi imprese e, progressivamente, anche altre categorie di società. Le grandi imprese già soggette alla Direttiva 2014/95 (NFRD) sulla rendicontazione non finanziaria devono iniziare a conformarsi a partire dal 1° gennaio 2024, mentre altre aziende potrebbero essere coinvolte a partire dal 1° gennaio 2025 o successivamente. È fondamentale per le aziende comprendere i criteri di inclusione e avviare tempestivamente le azioni necessarie per garantire la conformità alla direttiva.

Chi non rientra nell’obbligo cosa deve fare?

Le aziende che non rientrano direttamente negli obblighi previsti dalla CSRD possono comunque beneficiare del reporting volontario. Tale adesione volontaria consente loro di evitare potenziali rischi legati alla mancata conformità normativa, come difficoltà nell’ottenere credito, limitazioni nell’accesso ai contratti di assicurazione, minor competitività nei bandi pubblici e danni reputazionali. L’adozione volontaria del reporting sostenibile può quindi contribuire a preservare e migliorare la posizione competitiva e reputazionale delle aziende sul mercato.

Percorso di consulenza

Il percorso di consulenza offerto da Revira per preparare le aziende ai nuovi obblighi di reporting di sostenibilità si articola in diverse fasi:

1. Valutazione di inclusione: verifica se l’azienda rientra nell’ambito di competenza della CSRD e stabilisce la tempistica per il rispetto degli obblighi.

2. Definizione di ruoli e responsabilità: identifica i ruoli e le responsabilità all’interno dell’organizzazione per il reporting e la divulgazione CSRD.

3. Analisi di doppia materialità: conduce un’analisi approfondita dei temi ESG rilevanti per l’azienda e li traduce in una matrice di temi da utilizzare come base per il percorso di trasformazione sostenibile.

4. Creazione di una baseline: crea una base di riferimento e individua potenziali aree di miglioramento nei sistemi di raccolta e gestione dei dati.

Questo percorso di consulenza mira a guidare le aziende attraverso i passaggi necessari per conformarsi alla CSRD in modo efficiente e efficace, preparandole al meglio per le sfide e le opportunità del futuro.